Ghiacciai che evaporano, pandemie zoonotiche e crisi economiche: società e natura si fondono in un futuro che non possiamo conoscere. Quali storie possono raccontare le nuove storie?
Nel primo appuntamento della nuova programmazione digitale di COMP(H) OST, ne discuteranno con la scrittrice Laura Pugno, Matteo De Giuli e Nicolò Porcelluzzi, coautori di MEDUSA – newsletter sui cambiamenti climatici e culturali. Parleranno di ambiente e di esseri umani, cercando di capire a cosa corrispondano queste parole, e in che modo comunichino. Le risposte a nostra disposizione cambiano negli anni, a seconda della cultura, la politica e la sensibilità del tempo.
Oggi il nostro impatto sulla Terra è ormai talmente pervasivo che gli esseri umani possono considerarsi a tutti gli effetti una forza geologica: ma in che lingua parla, una forza geologica? Negli ultimi decenni molti dei teorici di questa lingua – scrittori, divulgatori, artisti in generale – hanno preferito ignorare questa incombenza. Nel corso del tempo, la Natura è stata consegnata alla Scienza, rimanendo preclusa alla Cultura. L’abisso che oggi divide natura e cultura è il risultato di uno degli impulsi originari della modernità: una divisione e un rimosso che hanno portato al distacco degli scrittori dalle questioni scientifiche, degli intellettuali dalle questioni climatiche e, di riflesso, degli scienziati dal dibattito culturale.
Per millenni però, da quando viviamo su questo pianeta, raccontare storie si è rivelata la migliore strategia per tramandare il cosiddetto sapere condiviso, ovvero le istruzioni per l’uso della vita – come vivere in armonia, più a lungo, mescolati al non umano. Ma l’amore per la vita che ci circonda può bastare, quando ormai la matrice del mondo è inquinante? Sarà sufficiente raccontarci delle storie per sopravvivere?
Il futuro della nostra letteratura risponderà a queste domande, cercando di mescolare l’invisibile al macroscopico, di illuminare le reti tra organico e inorganico, animali e piante, esseri umani e nuove idee.
A causa dell’emergenza Covid-19, la programmazione di COMP(H)OST prosegue in formato digitale da martedì 23 giugno in diretta streaming sul canale Youtube del Castello di Rivoli: www.youtube.com/c/CastellodiRivoliMuseodArteContemporanea
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Glaciers evaporating, zoonotic pandemics and economic crises: society and nature merge in a future that we cannot know. What stories can tell the new stories? In the first appointment of the new digital program of COMP(H)OST, this will be at the heart of the conversation between Matteo De Giuli and Nicolò Porcelluzzi, co-authors of MEDUSA – a newsletter on climate and cultural changes, and writer Laura Pugno. They will talk about the environment and human beings, trying to understand what these words correspond to, and in what way they communicate. The answers within our reach change over the years, depending on the culture, politics and sensitivity of the time.
Today our impact on Earth is so pervasive that human beings can be considered a true geological force: but in what language does a geological force speak? In recent decades many of the theorists of this language – writers, communicators, and artists in general – have preferred to ignore this duty. Over time, Nature was confined to Science, and barred from Culture. The abyss that today separates nature and culture is the result of one of the original impulses of modernity: a division and an estrangement that led to the detachment of writers from scientific issues, of intellectuals from climate issues and, consequently, of scientists from the cultural debate. For millennia, however, since we started living on this planet, telling stories has proven to be the best strategy to transmit the so-called shared knowledge, so, the instructions on how to use life – how to live in harmony, longer, mixed with the non-human. But can the love for the life that surrounds us be enough, when the world’s matrix is by now polluting? Will telling stories be enough to survive? The future of our literature will answer these questions, trying to mix the invisible with the macroscopic, to shed light on the networks between organic and inorganic, animals and plants, humans and new ideas.
Due to the Covid-19 emergency, the COMP(H)OST program is being streamed live starting 23 June on the Castello di Rivoli YouTube channel: www.youtube.com/c/CastellodiRivoliMuseodArteContemporanea